Ultimi acquisti Biblioteca 2017

 

Care lettrici, cari lettori, eccoci giunti all’ultimo appuntamento del 2017, un anno è trascorso con tantissimi bei libri pubblicati e presentati dalla nostra sezione dell’Unicredit circolo Roma.
 
Anche per quest’ultimo appuntamento vogliamo proporvi le ultime (seppur poche visto il periodo natalizio) uscite editoriali dividendole come al solito fra autori nostrani e stranieri.
 

Partiamo subito con il giovane professore-scrittore Alessandro D’Avenia, Ogni storia è una storia d’amore, Mondadori editore. Di questo scrittore abbiamo già parlato quando su queste pagine abbiamo recensito L’arte di essere fragili. Il nuovo libro  racconta  le vite di donne accomunate tutte dalla medesima condizione, quella di essere state compagne di vite di grandi artisti: muse, in molti casi, fonte di ispirazioni, artiste loro stesse, in molti altri, amanti, amiche, ma spesso anche rivali, provocatrici, capaci di precipitare nel baratro più totale della perdizione e dell’irragionevolezza. Tra le storie c’è quella di Fanny Brawn, la donna amata da Keats più nei versi che nella realtà, o quella di Tess Gallagher, poetessa amata da Raymond Carver e che riuscì, caparbiamente, a portare la luce nei giorni della sua malattia. C’è la disperazione di Jeanne Modigliani, tormentata dalla figura di un uomo amato non come amante, ma come padre, Amedeo, e la discreta presenza di Alma Hitchcock. Per riunire tutte queste vite diverse in un unico, lunghissimo filo, D’Avenia parte dal mito per eccellenza dell’egoismo opposto all’amore, quello di Orfeo ed Euridice, l’uno innamorato della propria arte più che della propria donna, l’altra disposta a farsi martire in nome dell’amore per il suo uomo.  Il nuovo libro di Alessandro D’Avenia parla d’amore e di arte e della fusione di questi due elementi nelle opere di maestri della letteratura e non solo. Ogni storia è una storia d’amore  infatti, raccoglie le storie di donne che hanno amato grandi uomini e che li hanno influenzati, spesso spingendoli a dare vita alle loro opere più famose.
 

Fabio Volo prolifico scrittore-attore ha dato alle stampe la sua ultima fatica, Quando tutto inizia, Mondadori editore.  Protagonista del nuovo romanzo è il quarantenne Gabriele, lo stesso  fatica a fare carriera come pubblicitario. Si accontenta. La corsa ai soldi è un’impresa incresciosa nei tempi del Jobs Act, meglio scherzare col collega Luca e raccontare barzellette sconce. Una Milano abbastanza triste, con appartamenti dove non salgono più gli amici; alla fin fine chi ha più voglia di far vedere i mobili Ikea appena comprati? Il romanzo racconta inoltre di Gabriele e di Silvia, del loro amore clandestino e travolgente e dell’evoluzione di questa loro relazione. I protagonisti si incontrano per caso in una gelateria e subito scatta l’attrazione. Ma finisce lì. Poi dopo alcune settimane si ritrovano in una libreria e da allora è tutto un turbinio di sensazioni, emozioni, storie.
 

Maurizio de Giovanni ha appena pubblicato l’ultima avventura per i bastardi di Pizzofalcone, il libro si intitola Souvenir per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi editore. Questa volta i poliziotti di Pizzofalcone, ciascuno sempre alle prese con le proprie vicende personali, porteranno alla luce un segreto custodito con cura per cinquant’anni, una storia d’amore e di sacrificio indimenticabile come un vecchio film. Questo mistero che ha la sua soluzione in un ricordo lontano porta i Bastardi a uscire, per la prima volta, dalla città. I Bastardi si ritrovano a occuparsi di uno sconosciuto, massacrato in fin di vita. L’uomo è stato trovato incosciente in un cantiere della metropolitana, sul corpo i segni di una aggressione molto violenta senza documenti o cellulare che facilitino le indagini. Ricoverato in ospedale ormai in coma, l’uomo muore poco dopo. La squadra scopre velocemente che si tratta di un americano che era in vacanza a Sorrento insieme alla sorella e alla madre, diva di Hollywood ormai anziana e malata di Alzheimer. I Bastardi si troveranno quindi a recarsi spesse volte nella splendida cittadina del golfo che, decisamente meno affollata di turisti rispetto all’estate, offre comunque meravigliosi paesaggi, velati da un po’ di malinconia.
 

Concludiamo questa sezione con l’ultimo libro di Corrado Augias, Questa Italia nostra, luoghi del cuore e della memoria Einaudi editore. Chi sono gli italiani e dunque che cos’è l’Italia? Questo è l’improbo compito  che Corrado Augias si è assegnato. Nell’ultimo capitolo conclude: «questa identità non è facile trovarla forse per la semplice ragione che non c’è. Troppa storia, troppi chilometri da su a giù, troppi secoli, il peso di un lunghissimo passato fatto di guerre, risse tra vicini, odi sedimentati…» Diciamo subito che questo libro è pieno di divagazioni, di ricordi che richiamano altri ricordi, come succede quando ci si lascia andare al flusso dei pensieri. Augias, che dedica anche alcune pagine alla storia del proprio cognome e dunque si sposta anche in Provenza, ha fatto diversi mestieri nella sua vita, quasi tutti legati dalla scrittura (giornalismo, teatro, saggistica, narrativa) ma ha anche il gusto forte della recitazione che lo ha visto spesso sul palcoscenico o in tv come conduttore di programmi “narrativi” dal mitico Telefono Giallo in qua. Ecco, anche questo è un libro recitato, e si sente il gusto della affabulazione fatta in pubblico, con le pause ad effetto e gli “a parte” in cui ci si rivolge direttamente alla platea.

 
Passiamo direttamente alla sezione dedicata agli autori stranieri con Clara Sanchez e La forza imprevedibile delle parole, Garzanti editore. Natalia, madre e moglie, sempre in attesa, insoddisfatta della sua vita ma incapace di far qualcosa per migliorarla. Attende che le figlie le scrivano e attende che il marito la faccia sentire donna e desiderata, come un tempo che sembra troppo lontano per esser esistito. Costantino, marito di Natalia, è un imprenditore, convinto che tutto giri intorno a lui, ha la certezza di avere una posizione solida e una moglie che l’attende nel nido domestico, nulla sembra poterlo scalfire.  Raùl, è un avventuriero e un viaggiatore, cerca il brivido del nuovo ma neppure lui sa bene che cosa lo possa rendere felice, è una sorta di burattino manovrato da altri perché da solo non prenderebbe nessuna decisione, si lascia trasportare dagli eventi.  Amando, è uno studente di trentacinque anni, determinato ad aspettare che il mondo gli riconosca il suo valore. Ha un rapporto conflittuale con chiunque cerchi di metterlo di fronte alle sue responsabilità, prima di tutto con sua madre e via via con tutti quelli che non soddisfano le sue aspettative. Buendía, un poliziotto sempre in balìa dei fumi dell’alcool, convinto di valere più di tutti e di non esser apprezzato. Passa il suo tempo recriminando sulle ingiustizie che gli vengono fatte e sulle sue abilità che non vengono capite. Sette protagonisti che, bene o male, hanno un ruolo in questa storia e ognuno ci rende partecipi del suo pensiero tramite un paragrafo o un intero capitolo dove si racconta cosa provano e cosa desiderano.
 

Altra famosa scrittrice da poco di nuovo in libreria è Isabelle Allende con Oltre l’inverno, Feltrinelli editore. Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all’inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno. E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell’alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l’hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza. La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l’obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici. Un incidente d’auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio. Tre destini che Isabel Allende incrocia per dare vita a un romanzo mozzafiato e molto attuale sull’emigrazione e l’identità americana, le seconde opportunità e la speranza che, Oltre l’inverno, ci aspetti sempre un’invincibile estate.
 

Wilbur Smith con Il giorno della tigre, Longanesi editore.  La storia narrata è sostanzialmente un nuovo capitolo che origina dalla ormai più che famosa saga dei Courtney, ambientata nel XVIII secolo. Il fil rouge della narrazione – presente in molti romanzi e racconti pubblicati da una pletora di scrittori – passa attraverso un elemento che, di per se, è portatore di avventure, il mare. Ed è proprio fra i guizzi del liquido azzurro che Smith racconta di un viaggio pericoloso. I suoi personaggi sono destinati ad attraversare le sconfinate distese dell’oceano. Li mette a contatto di nemici senza scrupoli in scenari esotici.
 

Don Winslow, Nevada collection, Einaudi editore. Romanzo pubblicato per la prima volta nel 1993  Terzo romanzo della serie dopo London Underground e China girl, Nevada Connection è titolo firmato da un Don Winslow ancora acerbo ma, nell’economia di questo ciclo narrativo, ci presenta un Neal Carey ormai smaliziato e capace di affrontare qualsiasi tipo di situazione, compresa questa avvincente trasferta nel Nevada. E anche nelle sue opere più datate, come Nevada Connection, Don Winslow riesce a essere completamente al passo coi tempi e ci offre un viaggio duro e spietato nel mondo dei suprematisti bianchi.  È passato circa un quarto di secolo da allora, questi figuri hanno provato a darsi una ripulita e ad acquistare credibilità, si fanno chiamare con altri nomi, hanno siti in Rete e acquisiscono sempre più importanza e influenza nella vita politica statunitense: per fortuna ci si può consolare con l’azione catartica dei romanzi.
 

Concludiamo infine con un piccolo romanzo uscito qualche mese fa da Einaudi editore,  si tratta in realtà del terzo romanzo dello scrittore pakistano Mohsin Hamid, il titolo è Exit West. Oggetto del romanzo è la narrazione della tragedia che riguarda gran parte della popolazione di alcune terre martoriate dalla guerra e dalla fame, quella della parabola umana dei migranti. Il dramma sociale del nostro tempo – la guerra, la fuga, l’esilio – risalta sullo sfondo di un destino di coppia. Nadia e Saeed che s’innamorano proprio mentre la loro città sta per diventare ostaggio della barbarie. Entrambi hanno un lavoro, una casa, una famiglia. Lei indossa sempre una tunica, ma è solo per proteggere la propria indipendenza, quella di una ragazza single che va in giro in scooter. S’incontrano, si frequentano, si amano, fumano erba, ascoltano canzoni. Vivono, insomma. Poi i fuochi, i fucili, i rastrellamenti, i droni, la morte che si porta via la madre di Saeed e si impossessa anche dei sogni. Come tutti Nadia e Saeed hanno sentito parlare delle black doors, porte che traghettano in un misterioso altrove dove ben presto si ritrovano, insieme ad altri milioni di profughi, provando a ricominciare.
 

In attesa di ricevere le vostre richieste vorrei augurare a tutti voi un sereno  Natale e un felice 2018 pieno di serenità e tanti buoni libri!

Giuseppe Grandinetti