VI Stagione Concertistica “Musica ai SS. Apostoli”: concerto dell’11 Ottobreh

Con immenso piacere che vi segnaliamo il prossimo concerto della VI Stagione Concertistica “Musica ai Ss. Apostoli 2015 – 2016”

Domenica 11 Ottobre 2015 ore 18:30

CLASSICO

Axel Trolese, pianoforte

Musiche di J. Brahms, R. Schumann, C. Debussy, A. Skrjabin

 

Il programma si sviluppa attorno a quattro importanti nomi della letteratura pianistica di tutti i tempi, Schumann, Brahms, Debussy e Skrjabin. Il motivo unificante del concerto consiste nella tendenza disgregatrice di ogni brano proposto, che, essendo costantemente presente, diventa contemporaneamente l’elemento unificatore dei singoli brani.

I pezzi dell’op. 119 di Brahms sono gli ultimi per pianoforte solo, perciò sono caratterizzati da una grande introspezione, profondità e da una certa “lentezza” e fatica che si avvertono per tutte le quattro composizioni. L’elemento disgregatore è qui l’apparente contrasto tra i singoli brani, che sembrano l’uno l’opposto dell’altro, ma che sono segretamente unificati dalla sapiente abilità compositiva di Brahms.

Lo Studio numero 12 di Debussy affronta la difficoltà dei salti per moto contrario in ottava, che devono essere risolti sia tecnicamente che timbricamente, per poi approdare in un mondo irreale fatto di nebbia e di echi di quello che era successo prima. Il silenzio diventa motivo tematico della seconda parte del brano e il fascino della disgregazione si riscopre come cifra estetica del pezzo, che, irrazionalmente – anzi, casualmente – ritrova la “retta via” e termina così com’era cominciato.

La Sonata op. 68 di Skrjabin è un pezzo dalla struttura formale unita, granitica, ma la disgregazione questa volta coinvolge i dogmi e le convenzioni del libero (e “normale”) pensiero dell’uomo di inizio ‘900. Per godere fino in fondo dell’atmosfera di questa sonata è, infatti, necessario immedesimarsi nell’atteggiamento di chi assiste ad un’adorazione del Diavolo e, quindi, provare piacere dal sangue, dall’orrore e dal dolore altrui e proprio. Il grande merito del compositore russo è proprio quello di scrivere in maniera tale da fomentare questi sentimenti, che l’uomo moderno ha allontanato da sé, ma che forse non sono mai scomparsi, né scompariranno.

I monumentali Studi Sinfonici di Schumann sono strutturati sul modello del tema con variazioni, che di volta in volta presentano delle difficoltà notevoli per il pianista che le suona. La disgregazione qui riveste la forma stessa, che è estremamente frammentata, essendo le singole variazioni raramente collegate le une alle altre. Inoltre, l’inserimento delle cinque Variazioni Postume (riesumate e pubblicate da Brahms), spezza ancora di più la composizione, a favore di una complessa ricerca sonora che avvicina Schumann ai linguaggi del primo Skrjabin, che forse ha generato in lui una certa preoccupazione, che lo ha portato a toglierle dalla prima versione del 1837.

Ingresso / Ticket  € 14,00 – ridotto € 7,00 (riservato agli over 65 e ai ragazzi dai 12 ai 18 anni e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto).

Ingresso scontato per i ns Soci su presentazione del tesserino sociale € 12 – ridotto € 5

Info e prenotazioni:  cameramusicaleromana@gmail.com / tel: +39 333 45 71 245 – www.cameramusicaleromana.it

CONVENTO Ss. XII APOSTOLI – SALA dell’IMMACOLATA
Via del Vaccaro,  9 – angolo Piazza Ss. Apostoli – Roma